Un impianto fotovoltaico su terreno agricolo, è oggi un investimento che interessa molti proprietari terrieri. Spesso queste aree non si rivelano particolarmente redditizie per la coltivazione e si rivela necessario impiegarli in altro modo.

Il funzionamento di questa forma di investimenti è molto semplice: il proprietario del terreno deve trovare innanzitutto un investitore come Viridis e lasciare che sia lui a valutare l’adeguatezza del terreno.

Approfondiamo i passaggi per installare un impianto fotovoltaico su terreno agricolo.

Impianto fotovoltaico su terreno agricolo: è adatto all’installazione?

La fase preliminare dell’installazione dell’impianto fotovoltaico prevede l’analisi del terreno. Questa procedura è organizzata e finanziata dall’investitore, che invierà dei periti esperti sul posto per osservare le condizioni del terreno.

Innanzitutto, lo spazio necessario per l’installazione deve superare gli 8 ettari. L’esposizione deve essere a sud, in modo che i pannelli godano per la maggior parte del tempo della luce del sole durante la giornata.

Il terreno deve poi essere pianeggiante, possibilmente leggermente inclinato per consentire ai pannelli di acquisire molta energia durante la maggior parte delle ore. Altro requisito fondamentale è la vicinanza a una cabina di trasformazione. Se questo criterio non sussiste, l’investitore dovrà spendere ulteriore denaro per costruire canali di trasferimento verso la cabina più vicina e non è conveniente.

Infine, non vi devono essere vincoli urbanistici.

Il contratto

Se il terreno è adeguato all’installazione di impianti fotovoltaici, si passa alla concessione dello stesso. Questa ha una durata variabile in base agli accordi tra investitore e proprietario, ma può raggiungere i 30 anni.

Ogni anno, per tutta la durata del contratto, il proprietario riceve una rendita annuale più o meno costante che si interromperà qualora uno dei due decide di recedere il contratto oppure se il proprietario sceglie di vendere il terreno.

In questo secondo caso, è importante specificare che gli investitori in fotovoltaico più affidabili fanno in modo di non compromettere la struttura del terreno, in modo che possa essere riutilizzabile qualora venisse ceduto.

Ci sono comunque degli accordi che bisogna individuare al momento della stipula, in modo da non generare incomprensioni e conflitti. Per esempio, chi smaltirà l’impianto una volta che il terreno smetterà di essere affittato? Quanto si guadagna annualmente per ogni ettaro di terreno concesso?

La tassazione sui terreni per il fotovoltaico

Altro punto che suscita la curiosità dei proprietari terrieri è la tassazione sui guadagni provenienti dal fotovoltaico. In caso di terreni agricoli detenuti da almeno 5 anni, non vi sono tasse sui guadagni.

Di recente, invece, per i nuovi proprietari è stata prevista un’’imposta di registro con aliquota dello 0,5% in quanto i terreni sono considerati come beni immobili quando hanno per oggetto fondi rustici.

Se invece il contratto di locazione non presenta ad oggetto fondi rustici, il contratto di locazione sarà assoggettato ad imposta di registro con aliquota del 2%.

Impianto fotovoltaico su terreno agricolo: Quanto si guadagna?

Concludiamo con una domanda che giustamente i proprietari terrieri si pongono prima di contattare un investitore: quanto si guadagna installando un Impianto fotovoltaico su terreno agricolo?

La cifra dipende da molti fattori, come la qualità del terreno e la quantità di energia che si riesce a produrre. In genere, i guadagni oscillano tra i 2000 e i 4000 euro per ettaro all’anno. Ad ogni modo, non si tratta solo di un metodo per guadagnare di più sfruttando un terreno inutilizzato, ma è anche un’ottima strategia per contribuire alla diffusione di soluzioni green per la produzione di energia.

Quindi, se vuoi ottenere dei profitti dal tuo terreno inutilizzato e contribuire alla generazione di corrente più pulita, favorendo la decarbonizzazione del settore energetico, non esitare a contattare Viridis per una consulenza.

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