Il fotovoltaico con batterie è più conveniente del nucleare?

Negli ultimi anni l’attenzione di tutti, privati, aziende, governi, si è spostata sul tema della sostenibilità e del fotovoltaico.

L’obiettivo è quello di vivere nel comfort e nel benessere più assoluto, con prodotti a portata di mano, elettrodomestici smart, forniture efficienti. Tuttavia, le comodità degli esseri umani non dovrebbero andare a danneggiare l’ambiente. Per questo ci si sta chiedendo come comportarsi in modo sostenibile senza privarsi di alcun agio.

Combustibili fossili e nucleare

Tra i temi più dibattuti, c’è quello della generazione di energia. Infatti, in passato si generava corrente attraverso combustibili fossili, gas o carbone, che richiedono attività di estrazione, trattamento e trasporto. Il ché inquina e non poco. Inoltre, chi ci garantisce che si tratti di fonti inesauribili?

Altro metodo per generare energia è quello dell’impiego di centrali nucleari, nelle quali sono delle reazioni chimiche a produrre corrente. Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, quindi non vanno a incidere sull’inquinamento atmosferico, ma sono molto pericolose, come ci insegna la storia recente, e resta di fatto il problema dello smaltimento delle scorie nocive.

Per questo ci si è interrogati su nuovi metodi di generazione di energia, più green e puliti, attraverso fonti inesauribili e rinnovabili. Tra queste vi sono vento e sole. Gli impianti eolici e fotovoltaici sono sempre più comuni anche in Italia in abitazioni private e imprese, sostenute dalle recenti detrazioni fiscali sull’installazione previste nel nostro Paese.

La domanda oggi è questa: può un impianto fotovoltaico essere più conveniente rispetto al nucleare e ai combustibili fossili?

Impianti fotovoltaici e batterie di accumulo

Gli impianti fotovoltaici sono sistemi altamente avanzati che trasformano l’energia solare in energia elettrica. Ormai i pannelli solari si possono incontrare un po’ ovunque, sui tetti di abitazioni, imprese, nei campi all’esterno delle città, sui mezzi di trasporto.

L’installazione di un impianto fotovoltaico è economica e garantisce una produzione di energia tale da soddisfare qualsiasi esigenza. Il sole è inoltre una fonte energetica pulita e rinnovabile, sempre disponibile e gratuita.

La convenienza del fotovoltaico non deriva solo dalla presenza costante del sole, fonte gratuita, e dai bassi costi di installazione, ma anche dall’uso delle batterie di accumulo. Per consumare l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari, infatti, è necessario l’impiego di questi strumenti al litio che immagazzinano l’energia elettrica prodotta in eccesso dall’impianto e la mettono a disposizione nelle ore successive.

Ciò significa disporre di energia elettrica sempre e con un’erogazione sufficiente per godersi tutti gli agi che richiedono l’allaccio alla corrente. Non c’è bisogno di esporre tutto il giorno l’impianto alla luce solare, in quanto le batterie di accumulo immagazzinano l’energia e la rendono disponibile anche in ore notturne o in caso di spegnimento degli impianti.

Costi delle batterie di accumulo

Per via della crescente domanda e dell’impiego di tecnologie sempre più avanzate, le batterie di accumulo costano oggi davvero poco. Da questo emerge come le energie rinnovabili siano non solo pulite, eco-compatibili e inesauribili, ma anche economiche.

Fatto che potrebbe far storcere il naso a molte imprese e centrali nucleari. Una massiva adozione dell’eolico e del solare potrebbe portare alla chiusura di queste istituzioni, generando di conseguenza mutamenti nel mercato e anche tensioni di tipo politico.

Quindi è per questo che non si passa direttamente al fotovoltaico?

Se il sole è una fonte gratuita e inesauribile, perché non smettiamo di produrre energia elettrica attraverso l’uso di sostanze come il petrolio o pericolose centrali nucleari?

Secondo alcuni studiosi esperti di energia elettrica, il fotovoltaico non basterebbe per soddisfare da solo la domanda di corrente di tutti gli abitanti e le imprese del mondo. I nuovi macchinari, dispositivi per la domotica ecc. richiedono sempre più energia elettrica. Pensiamo solo che sempre più mezzi di trasporto sono elettrici e che quella sia la direzione per l’alimentazione di molti altri strumenti che usiamo quotidianamente.

Si sta cercando di elettrificare un po’ qualsiasi cosa per eliminare l’uso del petrolio, sempre più costoso e in via di esaurimento, o altri combustibili quali gas e carboni che inquinano parecchio l’ambiente. Quindi la domanda di energia elettrica è sempre più massiva e gli impianti fotovoltaici potrebbero non bastare.

La risposta sarebbe quindi l’affiancamento del nucleare ai nuovi metodi per la fornitura di energia elettrica. L’energia dell’atomo è molto più potente e costante, programmabile e con basse emissioni di anidride carbonica.

Certamente, come ogni presa di decisione, anche quella della decarbonizzazione a favore del sostenibile ha i suoi svantaggi: l’eolico, il fotovoltaico, il geotermico, le biomasse ecc. non sono programmabili, ovvero non possono essere generate chimicamente in quantità desiderate per generare la potenza che si vuole. Per raggiungere l’efficienza del nucleare, questi sistemi rinnovabili avrebbero bisogno di montagne di batterie, notoriamente molto costose.

Fotovoltaico: e se parliamo del lato economico?

Un impianto solare che produce in modo programmabile quanto una grande centrale nucleare non è comunque più economico? La risposta è affermativa. Il costo della costruzione e manutenzione di reattori nucleari è molto elevato, ma garantisce una potenza costante impressionante.

D’altra parte, il fotovoltaico può eguagliare la produzione di energia, solo con maggiori impianti e batterie di accumulo. E’un problema? Forse in termini di spazio (dove installiamo chilometri quadrati di pannelli solari?) ma non certo di soldi. Secondo i calcoli di alcuni studiosi, a fronte della stessa produzione di energia nello stesso lasso di tempo, comunque il fotovoltaico, che richiede più spazio e lavori di installazione, resta più economico.

Anche la manutenzione costa meno: una centrale nucleare deve essere gestita e sorvegliata da tanti operai e ingegneri. Le fonti rinnovabili sono perlopiù indipendenti. E’ vero, le centrali nucleari sono più durature (alcune oggi hanno persino 80 anni), ma contiamo che una solare si costruisce in meno tempo, dura comunque fino a 25 anni e oltretutto non è pericolosa quanto una centrale nucleare.

La produzione di energia solare sarà sempre meno costosa e più prestazionale. Solo bisogna superare lo scoglio delle tensioni politiche che ancora puntano sulla generazione di energia elettrica sul nucleare. E’ sempre una questione di soldi.

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