Toccato il 50% di domanda di energie rinnovabili tra il 10 e l’11 giugno: un dato significativo per una transizione green
Toccato il 50% di domanda di energie rinnovabili. Tra venerdì 10 e sabato 11 giugno si è registrata un’impennata della domanda elettrica derivante da fonti rinnovabili. 44,8% di copertura con le rinnovabili (50,2% sulla produzione nazionale).
Un dato incoraggiante che ci permette di comprendere come il nostro paese possa diventare sempre più indipendente a livello energetico se punta sugli impianti per la produzione di energia green.
In un periodo di conflitti geopolitici e di dibattito su come abbassare i livelli di co2 nel pianeta, un risultato del genere può offrire una serie di risposte ai dubbi che ancora persistono nei Paesi.
La situazione dal 10 al 12 giugno
Nel weekend dal 10 al 12 giugno, da venerdì a domenica, la metà dell’energia erogata nel nostro Paese proveniva da fonti rinnovabili. Il motivo risiede nella forte irradiazione solare che si è verificata in quel weekend, ma anche delle raffiche di vento portate dalle precipitazioni dei giorni precedenti.
Ne hanno giovato il settore dell’eolico e del solare, che hanno potuto generare 1,2 TWh, la metà della richiesta totale. Un ottimo risultato che lascia ben sperare sull’efficienza delle fonti di energia rinnovabile.
Non solo eolico e solare: soltanto durante il venerdì 10 giugno, l’idroelettrico ha fornito il 13,8% delle energie prodotte, mentre le bioenergie il 4,4% e la geotermia l’1,5%, potendo così abbassare il contributo del termoelettrico da fonte fossile.
Risultati del genere costanti durante l’anno potrebbero significare principalmente due cose: maggiore indipendenza dell’Italia dall’energia e dalle fonti provenienti da altri paesi e più energia green e rinnovabile, con un consumo decisamente ridotto dei combustibili fossili.
Diventerebbe anche meno necessario parlare di nucleare, tematica che spaventa molti esperti del settore per via delle vicende storiche verificatasi in passato, per gli elevati costi di manutenzione e anche per la questione dello smaltimento delle scorie.
Energie rinnovabili: Considerazioni per il futuro
Dati del genere non possono che offrire una prospettiva futura allettante per la produzione di energia rinnovabile. In tre giorni, l’eolico ha contribuito al 15% della produzione di energia elettrica, mentre il fotovoltaico al 14%. Aggiungendo l’idroelettrico, le bioenergie e la geotermia, arriviamo al 50% dell’energia totale richiesta dall’Italia, tutta prodotta attraverso fonti green.
Di solito, questa percentuale si attesta intorno al 36%, ma c’è da dire che l’installazione di pannelli solari sta crescendo notevolmente, così come le nuove strategie per ridurre la produzione energetica attraverso combustibili fossili. Con l’andamento odierno degli impianti, possiamo sperare che entro cinque anni si possa contare sulla copertura costante del 50% della richiesta di energia proveniente dalle rinnovabili.
Questo risultato suggerisce che le previsioni di qualche anno fa sull’efficienza delle fonti rinnovabili fossero sbagliate: si pensava infatti che pannelli solari, pale eoliche e altri sistemi green non sarebbero riusciti a produrre energia sufficiente per soddisfare la domanda. Anzi, al massimo avrebbero fornito solo il 5% della corrente richiesta.
Fortunatamente, ingegneri e tecnici non si sono arresi e hanno puntato sulle fonti rinnovabili piuttosto che sul nucleare. Non si tratta solo di un discorso di sicurezza nazionale e di ecologia, ma anche di efficienza: le centrali nucleari in Italia dismesse erano solo 4, non abbastanza per coprire la domanda nazionale di energia elettrica.
La costruzione di altre centrali avrebbe comportato un enorme dispendio di tempo e di denaro, aumentando al contempo l’uso di combustibili fossili per compensare la grande domanda di energia elettrica.
La domanda di energie rinnovabili oggi cresce, sempre più dispositivi domestici e industriali richiedono maggiore corrente. L’Italia deve prepararsi alla transizione green e a una produzione più massiva di energia.