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Agrovoltaico: le energie rinnovabili incontrano l’agricoltura

Hai mai sentito parlare di agrovoltaico?

Si tratta di un termine che sta prendendo sempre più piede nel settore delle energie rinnovabili e rappresenta un ulteriore passo avanti nella transizione ecologica della produzione di energia.

 

Ma cosa si intende esattamente con il termine agrovoltaico?

L’agrovoltaico è una tecnologia che consiste nell’installazione di pannelli solari fotovoltaici su terreni agricoli. Questi pannelli producono energia elettrica a partire dalla luce solare, mentre al di sotto di essi si possono coltivare piante, ortaggi e frutta. Si sfruttano quindi terreni agricoli in modo più efficiente, poiché la superficie su cui si installano i pannelli solari viene sfruttata per la produzione di energia elettrica senza ridurre l’area dedicata alla coltivazione.

Inoltre, l’ombra prodotta dai pannelli solari può aiutare a proteggere le colture dalle temperature elevate eccessive, favorendo la loro crescita e aumentando la produttività dell’azienda agricola. Infatti, una delle caratteristiche di questa applicazione del fotovoltaico è quella di sollevare i pannelli di diversi metri da terra, in modo da lasciare spazio ai mezzi agricoli, agli animali, ai coltivatori e alle piantagioni.

L’agrovoltaico contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale, in quanto permette di produrre energia pulita e rinnovabile, riducendo le emissioni di gas a effetto serra e migliorando la sostenibilità dell’attività agricola.

Perché non si adotta in modo più deciso l’agrovoltaico?

In tutto il mondo si stanno sperimentando da oltre un decennio le applicazioni dell’agrovoltaico.

I primi sono stati i tedeschi, già dalla fine del Novecento, portando a termine progetti virtuosi come quello del 2018 nella regione del Baden-Württemberg. Il progetto consiste in una centrale solare da 4,1 MW composta da pannelli solari montati a una altezza di circa 3,5 metri sopra il terreno, che permettono la coltivazione di frutta e verdura sotto di essi. L’energia prodotta dai pannelli solari viene utilizzata per alimentare le attività dell’azienda agricola.

Anche in Italia ci sono stati esempi di applicazione dell’agrovoltaico, non senza polemiche. Ricordiamo che l’agrovoltaico prende parte all’interno del PNRR, con uno stanziamento di più di un miliardo di euro.

Di recente, a Celentana, in provincia di Foggia, è stato installato un impianto da 37,6 MW, con una previsione di 68mila moduli fotovoltaici su 44 ettari e un investimento di 25 milioni di euro.

La produzione di energia rinnovabile in questo sito è molto elevata, quindi anche il beneficio per i territori circostanti non è indifferente. Eppure, le polemiche contro l’agrovoltaico non mancano: l’installazione dei pannelli solari sopra i campi agricoli può ridurre la superficie disponibile per la coltivazione, soprattutto in aree dove la terra è già scarsa. Ma questo è un discorso che riguarda i piccoli e medi agricoltori.

Molti agricoltori e consiglieri dei Comuni italiani non sono a favore dell’agrovoltaico per altri motivi:

  • l’installazione di un sistema di agrovoltaico richiede un investimento iniziale significativo e i costi di manutenzione possono essere alti
  • gli impianti di agrovoltaico possono ridurre la quantità di luce solare che raggiunge le colture, limitando la loro crescita e resa. Inoltre, la posizione dei pannelli solari può influenzare la quantità di energia prodotta, rendendo l’impianto meno efficiente
  • ultima polemica che viene spesso sollevata, come nel caso del grande progetto pugliese, è che i pannelli fotovoltaici potrebbero andare a minare l’alto valore paesaggistico e di interesse culturale.

Sfide e benefici dell’agrovoltaico

Secondo uno studio di Nature, se solo l’1% della terra arabile fosse dotato di impianti fotovoltaici, sarebbe possibile compensare la domanda mondiale di energia.

Al giorno d’oggi è diventato urgente pensare a nuovi modi di produrre energia, in modo sostenibile: le emissioni di gas serra causate dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturale stanno causando un riscaldamento globale che sta avendo effetti negativi sul pianeta, come l’aumento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e il cambiamento dei modelli meteorologici.

Le riserve di combustibili fossili, oltretutto, sono limitate e si stanno esaurendo rapidamente. Ciò significa che diventa sempre più costoso ed energeticamente inefficiente estrarre e utilizzare questi combustibili.

Molti paesi dipendono dalle importazioni di petrolio e gas per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, il che rende la loro economia vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi sul mercato internazionale. I recenti scontri tra Ucraina e Russia ci hanno insegnato che le tensioni geopolitiche possono interrompere o limitare l’approvvigionamento di tali risorse.

Per tutti questi motivi, è bene ripensare al modo in cui si produce energia. L’agrovoltaico consente di produrre energia rinnovabile utilizzando terreni che altrimenti potrebbero non essere utilizzati per tale scopo, rispettando al contempo le colture.

L’agrovoltaico, inoltre, può rappresentare una fonte di reddito aggiuntiva per i proprietari di terreni agricoli, consentendo loro di diversificare le attività economiche e di ottenere una maggiore stabilità finanziaria.

Noi di Viridis Energia ci impegniamo da sempre per portare l’Italia ad adottare un approccio più sostenibile nella produzione di elettricità. Tra i nostri servizi, scopri la possibilità di affittare il tuo terreno agricolo per produrre energia pulita e rinnovabile.

L’affitto di terreno per la realizzazione di un impianto fotovoltaico consiste in un accordo tra il proprietario del terreno e l’investitore, ovvero noi, che intende realizzare l’impianto solare. In base all’accordo, il proprietario del terreno concede l’uso del terreno all’investitore per un determinato periodo di tempo, generalmente da 20 a 30 anni, in cambio di un canone annuo o di una percentuale dei ricavi generati dall’impianto.

Il processo di affitto del terreno agricolo per impianti fotovoltaici è semplice: analizziamo noi le caratteristiche del tuo terreno, progettiamo l’installazione dei pannelli, ti offriamo una stima di quanto potresti guadagnare dall’investimento e ci occupiamo del posizionamento dell’impianto.

Il bello è che puoi comunque continuare a sfruttare il tuo terreno per l’agricoltura e, una volta concluso il contratto, potrai recedere o rinnovarlo. Il terreno non subirà danni e potrai venderlo o riutilizzarlo a tuo piacimento.