Le Normative Recenti sul Biogas: Cosa Cambia per i Produttori e le Imprese
Il settore del biogas e del biometano sta vivendo una fase di evoluzione normativa importante in Italia, con l’introduzione di nuovi decreti destinati a promuovere la sostenibilità ambientale e a incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
I produttori e le imprese devono affrontare una serie di cambiamenti significativi riguardo a regolamenti ambientali, incentivi, autorizzazioni e certificazioni. Il Decreto Sostenibilità, pubblicato il 27 agosto 2024, e il Decreto FER2, entrato in vigore nel dicembre dello stesso anno, sono al centro di questi aggiornamenti normativi.
In questo articolo analizzeremo i principali aspetti di queste normative e come impatteranno sui produttori e sulle imprese del settore.
Il Decreto Sostenibilità e le implicazioni per i produttori
Il Decreto Sostenibilità, recentemente pubblicato, è un passo fondamentale verso la regolamentazione e l’adeguamento alle direttive europee riguardo al biogas e al biometano. Il provvedimento si concentra principalmente sulla certificazione della sostenibilità per gli impianti di biogas agricolo, stabilendo che quelli con una potenza superiore ai 2 kW termici devono certificare il rispetto di criteri ambientali più rigorosi.
Fino a maggio 2025, è consentita l’autocertificazione per tali impianti, ma l’obbligo di certificazione completa entrerà in vigore successivamente.
L’aggiornamento delle normative risponde a esigenze di maggiore trasparenza e sostenibilità ambientale, allineandosi agli obiettivi europei per la riduzione delle emissioni di gas serra.
Un punto rilevante riguarda la certificazione delle materie prime: il Decreto Sostenibilità stabilisce che queste non devono provenire da terreni ad alto contenuto di carbonio, come le foreste o le torbiere, ma devono essere coltivate su terreni agricoli già destinati all’agricoltura dal 2008. Questo approccio mira a garantire che la produzione di biogas non contribuisca indirettamente alla deforestazione o alla perdita di biodiversità.
Cosa prevede il Decreto FER2 per i produttori di biogas?
Il Decreto FER2, che ha introdotto incentivi economici per la produzione di energia da fonti rinnovabili, è una delle misure chiave per incentivare l’adozione del biogas e del biometano in Italia.
Entrato in vigore il 16 dicembre 2024, il Decreto FER2 ha previsto un bando iniziale con un contingente di 10 MW riservato agli impianti di biogas e biomasse, che offre opportunità significative per le aziende agricole e i produttori. Gli incentivi previsti coprono una percentuale dei costi di costruzione degli impianti e possono arrivare fino al 40%, con la possibilità di cumularli con altre tariffe incentivanti, facilitando così l’accesso al finanziamento.
Inoltre, il Decreto FER2 supporta la transizione agroecologica, promuovendo la sostenibilità energetica all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo piano mira a incrementare la quota di energia rinnovabile in Italia, favorendo la crescita del settore del biogas come parte integrante della strategia nazionale per la transizione ecologica. Tuttavia, i produttori devono essere pronti a dimostrare la conformità a criteri tecnici e ambientali specifici per accedere agli incentivi, un processo che comporta una valutazione accurata dei progetti.
Regolamenti ambientali e sicurezza operativa
Le nuove normative sul biogas non si limitano solo agli incentivi economici, ma introducono anche regolamenti ambientali e requisiti di sicurezza operativa che influiscono direttamente sulla gestione e sull’esercizio degli impianti. Il Decreto Sostenibilità, ad esempio, impone agli impianti con potenza superiore a 2 kW termici di rispettare standard tecnici specifici, tra cui quelli relativi alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Gli impianti di biometano, per poter accedere agli incentivi, devono garantire una riduzione delle emissioni di almeno il 65% rispetto al metano fossile. Questo vincolo è stato introdotto per assicurare che la produzione di biometano contribuisca in modo significativo alla riduzione dell’impronta di carbonio.
Inoltre, le imprese devono fare fronte a nuove procedure di autorizzazione, che prevedono un’attenta verifica della conformità alle normative ambientali, comprese quelle relative alle emissioni. Questi controlli sono finalizzati a garantire che gli impianti di biogas operino in modo sicuro e in linea con gli standard tecnici definiti.
Un altro elemento chiave delle normative sul biogas riguarda la certificazione della sostenibilità. Il Decreto Sostenibilità ha introdotto la necessità di certificare la sostenibilità degli impianti di biogas, obbligo che interessa principalmente gli impianti agricoli con una potenza superiore ai 2 kW termici.
Per facilitare il processo, il Decreto Sostenibilità prevede che gli impianti di piccole dimensioni (inferiori a 2 MW) siano esenti dall’obbligo di certificazione, semplificando così la regolamentazione per i piccoli produttori. Tuttavia, la certificazione della sostenibilità resta un requisito fondamentale per gli impianti di maggiore dimensione, contribuendo non solo a garantire la conformità alle normative ambientali, ma anche a migliorare l’immagine delle imprese sul mercato, sempre più sensibile ai temi della sostenibilità.
Che impatto hanno queste nuove normative sulle imprese?
Le recenti normative sul biogas in Italia, attraverso il Decreto Sostenibilità e il Decreto FER2, pongono le basi per un settore sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. I produttori e le imprese devono affrontare sfide legate alla certificazione, all’autorizzazione e alla gestione delle emissioni, ma al contempo possono beneficiare di incentivi economici significativi che favoriscono la transizione verso fonti di energia rinnovabile.
Le imprese agricole, in particolare, hanno ora l’opportunità di diversificare le loro attività con la produzione di biogas e biometano, supportate da un quadro normativo che offre incentivi concreti per investire in impianti innovativi. Tuttavia, è necessario che i produttori si adattino a questi nuovi requisiti normativi, investendo in tecnologie che rispettino gli standard di sicurezza operativa, di riduzione delle emissioni e di sostenibilità ambientale.
Nel lungo termine, la continua evoluzione delle normative sul biogas contribuirà a una maggiore diffusione di impianti efficienti e sostenibili, che non solo risponderanno alle esigenze energetiche, ma anche agli obiettivi climatici e ambientali stabiliti a livello europeo. L’adattamento alle nuove normative sarà cruciale per le imprese che desiderano rimanere competitive e operative nel contesto di un mercato energetico sempre più focalizzato sulla sostenibilità.
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