sottoprodotti biogas

La valorizzazione dei sottoprodotti per gli impianti biogas: la nuova filiera

L’Europa sta riconsiderando la sua produzione energetica alla luce delle sfide geopolitiche e ambientali. C’è un crescente interesse per le energie rinnovabili, in particolare per sfruttare gli scarti agroalimentari. Il biogas, di cui abbiamo già ampiamente parlato nel nostro blog, derivato da rifiuti agroalimentari, emerge come una soluzione sostenibile, con la possibilità di convertirlo in biometano per un approccio circolare completo.

La produzione di biogas da scarti vegetali offre un potenziale significativo per la gestione sostenibile delle risorse, ma gli imprenditori agricoli devono considerare attentamente gli aspetti economici, ambientali e sociali per adottare con successo un modello circolare innovativo nel settore agroalimentare.

 

Quali sono gli scarti agroalimentari?

Il Decreto Legge 17/2022 ha recentemente assunto un ruolo cruciale nel promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili, grazie a un emendamento all’art. 12 bis. Questo emendamento, in fase di conversione in legge alla Camera dei Deputati, rivoluziona l’utilizzo di sottoprodotti dell’industria agroalimentare nei processi di produzione di biogas e biometano.

In particolare, l’articolo 12 bis semplifica il processo produttivo negli impianti, consentendo l’impiego di sottoprodotti precedentemente esclusi. Grazie a questa modifica normativa, sottoprodotti provenienti da settori come la panificazione, la torrefazione del caffè, la lavorazione della birra, la trasformazione degli zuccheri e altri, prima considerati rifiuti, saranno ora ammessi agli impianti di produzione.

Questo intervento risolve una problematica che limitava la valorizzazione di residui di lavorazione con notevole potenziale energetico. A seguito di questa modifica, si può procedere con la transizione energetica del futuro, preparando gli impianti a biogas a gestire una vasta gamma di sottoprodotti.

 

La creazione di un’economia circolare che include nuovi personaggi

L’utilizzo di impianti biogas in Italia e nel mondo ha aperto a un futuro sostenibile e circolare attraverso la creazione di una filiera energetica all’avanguardia, basata sull’uso intelligente dei sottoprodotti e della biomassa. Questo approccio innovativo non solo trasforma il nostro settore energetico, ma offre un doppio impatto positivo per il nostro tessuto economico.

Il settore agricolo produce molte biomasse e scarti, come piante non commestibili, bucce di frutta e ortaggi, escrementi, legname, che, altrimenti, verrebbero buttati aumentando la quantità di rifiuti provenienti dalle industrie. Ma non è solo il settore agricolo a produrre scarti: pensiamo anche agli allevatori o a chi tratta la carne di mammiferi e pesci. Tutti gli scarti della lavorazione finirebbero nell’ambiente per lo smaltimento. Certamente si tratta di materiale organico che non produce inquinamento, tuttavia, non solo richiederebbe degli spazi ampi per lo smaltimento, ma rischierebbe anche di contaminare il suolo con batteri.

Una soluzione è quindi quella di convogliare gli scarti dell’agricoltura e dell’allevamento negli impianti biogas, per ottenere prodotti utili, come energia pulita o digestato da usare come fertilizzante organico. Questa convergenza tra agricoltura, allevamento e industria apre nuove opportunità di sviluppo economico per le imprese coinvolte e incide positivamente sulla coesione del nostro sistema produttivo.

Il passo avanti è ancora più significativo considerando le recenti acquisizioni nel campo delle bioenergie di seconda generazione. La trasformazione di materiali ligno-cellulosici apre nuove prospettive, contribuendo alla produzione di biocarburanti e ampliando le possibilità della digestione anaerobica.

 

Una prospettiva per il futuro

Il biogas diventa così una fonte di energia e un catalizzatore per un’economia circolare e sostenibile. Questo scenario tecnologico apre la strada a una crescita significativa della produzione di biogas, riducendo il fabbisogno di terreni di primo raccolto per unità di energia generata. Un piano di ricerca e sviluppo condiviso tra industria e aziende agricole sarà fondamentale nei prossimi anni per raggiungere questi obiettivi ambiziosi e plasmare il futuro energetico e economico del nostro paese.

Le proposte pratiche che guidano lo sviluppo del settore non mancano. Ad esempio, alcune mirano a premiare l’uso di biomasse non di primo raccolto, agevolare adeguamenti normativi per favorire l’utilizzo di sottoprodotti agroindustriali e promuovere la distribuzione del digestato.

Il controllo avviene in modo trasparente ed efficace, con la dimostrazione annuale della provenienza delle biomasse attraverso il fascicolo aziendale e il bilancio delle biomasse utilizzate. Questa iniziativa non solo contribuirà significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale, ma favorirà anche la sostenibilità economica delle aziende agricole coinvolte.

 

Conclusioni

In conclusione, il recupero degli scarti agroalimentari per la produzione di biogas rappresenta un passo significativo verso la creazione di una filiera sostenibile e circolare. Viridis si colloca in una posizione strategica per guidare questo cambiamento positivo, offrendo soluzioni che coniugano efficienza economica e responsabilità ambientale.

La diversificata gamma di sottoprodotti agroalimentari che raccogliamo, tra cui effluenti zootecnici, residui di campo e sottoprodotti della trasformazione di vari alimenti, rappresenta una risorsa preziosa per la produzione di biogas. Siamo conformi alle normative ambientali e alle linee guida per la sicurezza alimentare e, al contempo, ci distinguiamo anche per l’impiego di tecnologie all’avanguardia, massimizzando così l’efficienza del processo di produzione di biogas.

Collaborare con Viridis non solo consente alle aziende agroalimentari di ottimizzare la gestione dei loro scarti, ma rappresenta anche un contributo attivo alla riduzione degli sprechi e alla promozione di una gestione sostenibile delle risorse. La scelta di investire nella raccolta e nell’utilizzo corretto di questi sottoprodotti genera quindi benefici economici e contribuisce in modo significativo alla creazione di un’economia circolare più sostenibile.

In più, aspetto da non sottovalutare, la collaborazione con Viridis offre alle aziende la possibilità di migliorare la propria immagine aziendale, dimostrando un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. La consapevolezza e la responsabilità ambientale sono sempre più apprezzate dai consumatori e dalle parti interessate, conferendo un valore aggiunto alle aziende che adottano pratiche sostenibili.

 

Vuoi saperne di più? Non esitare a contattarci per maggiori informazioni.