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Insilato per impianti biogas: come avviene il processo?

L’insilato è un foraggio conservato attraverso un processo di fermentazione anaerobica che trasforma i carboidrati in acidi organici, principalmente acido lattico. Questa tecnica, utilizzata da secoli in agricoltura, ha trovato negli ultimi anni una nuova e importante applicazione nella produzione di biogas.

L’insilato rappresenta una fonte di materia prima fondamentale per gli impianti biogas, in quanto ricco di sostanza organica facilmente biodegradabile. Il suo impiego permette di ottenere un biocombustibile rinnovabile, il biogas, che può essere utilizzato per la produzione di energia elettrica, calore e biometano.

 

Il processo di insilamento per la produzione di biogas

La produzione di insilato per impianti biogas segue i principi generali dell’insilaggio, con alcune importanti distinzioni.

Fattori chiave per un insilamento ottimale per la produzione di biogas

Il primo passo del processo è la scelta della materia prima. Nella produzione di biogas si prediligono colture con un alto contenuto di zuccheri facilmente fermentabili, come mais, sorgo o erba medica. Questo favorisce una rapida e completa fermentazione acida, ottimizzando la produzione di metano. La lignina, presente in elevate quantità in alcune colture, può invece ostacolare la degradazione della materia organica e ridurre il rendimento di biogas.

In questa fase, un contenuto di azoto equilibrato è fondamentale per la crescita dei batteri lattici e la produzione di acido lattico. Un eccesso di azoto può però portare alla proliferazione di microrganismi indesiderati, mentre una carenza può rallentare la fermentazione.

La trinciatura è un’altra fase critica. È necessario regolare la dimensione delle particelle in modo da favorire la compattazione e la fuoriuscita dell’aria, facilitando così il processo di fermentazione. La stessa attenzione si pone al grado di umidità: quella ottimale per l’insilamento di biogas è generalmente più elevata rispetto all’insilaggio tradizionale per mangimi, aggirandosi intorno al 60-70%. Un’umidità troppo bassa può ostacolare la fermentazione, mentre un’umidità eccessiva può favorire la crescita di microrganismi indesiderati e la perdita di nutrienti.

Una corretta compattazione del materiale all’interno del silo è fondamentale per eliminare le sacche d’aria, prevenendo la formazione di zone anaerobiche che potrebbero favorire la crescita di microrganismi indesiderati. L’aggiunta di starter batterici selezionati può accelerare la fermentazione e migliorare la qualità dell’insilato, ottimizzando la produzione di metano. Questo vale anche per gli acidi organici, come acido formico o propionico. Essi contribuiscono ad abbassare rapidamente il pH del materiale, inibendo la crescita di microrganismi indesiderati e stabilizzando l’insilato.

In questa fase, un ambiente sigillato impedisce la contaminazione da parte di ossigeno e microrganismi esterni, garantendo la stabilità e la qualità dell’insilato nel tempo.

 

Le fasi finali dell’insilamento

Nelle fasi finali dell’insilamento, è fondamentale il monitoraggio e il controllo accurato del processo per garantire la qualità e la destinazione ottimale del prodotto finale. Il monitoraggio della temperatura durante la fase iniziale della fermentazione è cruciale in quanto un surriscaldamento eccessivo può indicare la proliferazione di microrganismi indesiderati, compromettendo la qualità dell’insilato.

Il controllo del pH è altrettanto importante. Mantenere il pH dell’insilato entro un range ottimale favorisce la crescita dei batteri lattici, inibendo contemporaneamente la crescita di microrganismi indesiderati. Una volta aperto il silo, è necessario consumare l’insilato entro un tempo ragionevole per evitare il deterioramento e la perdita di qualità.

È fondamentale stabilire se sarà utilizzato per la produzione di biogas o per l’alimentazione animale. Questo influenzerà la scelta della materia prima, degli additivi e le condizioni di insilamento ottimali. Per la produzione di biogas, è preferibile un contenuto maggiore di acido acetico nell’insilato, poiché favorisce la produzione di metano. Tuttavia, un eccesso di acido acetico potrebbe essere indesiderabile per l’alimentazione animale, quindi è importante bilanciare attentamente la composizione chimica in base alla destinazione finale dell’insilato.

 

I vantaggi della sostenibilità dell’utilizzo di insilato per la produzione di biogas

L’utilizzo dell’insilato per la produzione di biogas comporta una serie di vantaggi significativi in termini di sostenibilità e impatto ambientale. In primo luogo, consente di valorizzare sottoprodotti agricoli e colture non idonee all’alimentazione umana, trasformandoli in una preziosa fonte di energia rinnovabile.

Il biogas prodotto dall’insilato rappresenta un’alternativa sostenibile ai combustibili fossili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’inquinamento atmosferico. La produzione di energia rinnovabile attraverso il biogas offre diverse opportunità, inclusa la generazione di elettricità, calore e biometano.

La produzione di biogas aiuta a migliorare il ciclo del carbonio, contribuendo al sequestro del carbonio presente nelle colture agricole e mitigando così l’effetto serra. Questo ha un impatto positivo sulla salute del pianeta e sulla lotta contro il cambiamento climatico. Infine, la diffusione degli impianti biogas può promuovere lo sviluppo delle aree rurali, creando nuove opportunità di lavoro e reddito per le comunità agricole.

 

Conclusione

L’insilato rappresenta un elemento chiave nella produzione di biogas, un biocombustibile rinnovabile con un ruolo fondamentale nella transizione verso un futuro energetico più sostenibile. Grazie alla sua capacità di valorizzare scarti agricoli e ridurre l’impatto ambientale, l’utilizzo di insilato per la produzione di biogas contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico e allo sviluppo di un’economia circolare.

La ricerca e l’innovazione in questo settore continueranno a migliorare le tecniche di insilamento e la produzione di biogas, rendendo questa tecnologia ancora più efficiente e sostenibile.